Andamento export prodotti alimentari italiani nel 2021
Il traino del Made in Italy per l’economia italiana: sicurezza, alta qualità, know how e tradizioni sono i fattori decisivi.
La composizione delle vendite
Nel 2021 è continuato il trend positivo di crescita del Made in Italy nel mondo dopo il parziale rallentamento dovuto alla pandemia. Il comparto agroalimentari ha raggiunto il valore di 47 miliardi di euro e il trend di crescita sembra confermato anche per il prossimo anno.
Per quanto riguarda i mercati di riferimento, sicuramente in prima posizione spicca l’Unione Europea che vale circa il 61% del totale delle esportazioni (Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna rappresentano la metà dell’export) e a seguire gli Stati Uniti. Proseguono invece le difficoltà legate al mercato inglese per le note vicende legate alla Brexit e al mercato russo per l’instabilità geopolitica dovuta ai difficili rapporti con il nostro partner statunitense. Molto complicato anche l’accesso al mercato cinese a causa dell’incapacità delle nostre aziende di fare sistema e proporsi ai grandi player con un’offerta organica e completa. Tuttavia la Cina rimane un mercato strategico per alcuni comparti del made in Italy ma le prospettive di crescita per l’agroalimentare rimangono senza ombra di dubbio molto ampie.
I prodotti italiani più venduti all’estero nel corso del 2021
- Cioccolato, caffè, tè, spezie e piatti pronti
- Vini
- Pasta, pane e farinacei
- Prodotti non lavorati da colture permanenti (tra cui uva, agrumi)
- Frutta e ortaggi lavorati e conservati
- Prodotti lattiero-caseari
- Carne lavorata e conservata
- Prodotti non lavorati da colture non permanenti (cereali, riso, ortaggi)
- Oli, grassi vegetali e animali
- Granaglie, amidi e prodotti amidacei
Il problema della contraffazione
Una delle sfide principali che si troverà ad affrontare il made in Italy nel corso dei prossimi anni sarà il contrasto alla falsificazione e all’Italian Sounding. I principali paesi contraffattori sono infatti Stati Uniti, Canada e Germania che immettono nei mercati mondiali prodotti privi di certificazione di origine sfruttando vuoti normativi e li rendono attraenti applicando immagini e parole che richiamano alla tradizione italiana. E’ interessante notare come prodotti più contraffatti siano l’olio extravergine di oliva, il vino, l’aceto balsamico, il Parmigiano Reggiano e la pasta.
A chi rivolgersi?
In questo contesto emerge chiaramente l’importanza di potersi affidare ad un esportatore che si occupa con professionalità di servire e supportare i distributori italiani all’estero.
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